Islay: l'isola del whisky
Islay è un'isola scozzese, soprannominata "la regina delle Ebridi". Fa parte della contea di Argyll ed è, con i suoi 600 km²,la quinta isola più grande della Scozia e la sesta più grande del Regno Unito. L'intera isola ha poco più di 3.000 abitanti, perlopiù concentrati nell'insediamento di Port Ellen, nel sud dell'isola.
Tutta la descrizione appena fatta andrebbe bene per un libro di geografia, ma veniamo al punto: sull'isola di Islay sono attualmente attive ben otto distillerie (mappa distillerie a destra) di scotch whisky più una (Port Charlotte) ormai dismessa ma utilizzata per l'invecchiamento in botti di rovere nella ex distilleria di Lochindaal.
Le distillerie attive sono, in ordine alfabetico: Ardbeg, Bowmore, Bruichladdich, Bunnahabhain, Caol Ila, Kilchoman, Lagavulin e Laphroaig
Ognuna delle distillerie sopra citate ha la sua gamma di produzione di whisky famosi e rinomati in tutto il mondo, ognuno con le sue caratteristiche. Eccone alcune in breve:
le distillerie della parte meridionale dell'isola, Laphroaig (a sinistra), Lagavulin e Ardbeg (entrambi in basso a fine articolo) producono dei whisky robusti e fortemente torbati con tracce di alga marina e salsedine (dovuta alla marea Atlantica che arriva sino ai magazzini di invecchiamento);
Caol Ila, nel nord-est dell'isola, ha un forte sapore di torba;
Bunnahabhain invece ha dei sentori floreali e di torba molto più delicati;
Bruichladdich produce whisky dai sapori floreali e non torbati: le uniche eccezioni sono i whisky della serie "Port Charlotte" (così chiamati per differenziarli dai tradizionali Bruichladdich non torbati) che utilizzano orzo fortemente torbato fino al raggiungimento della concentrazione di 440 ppm (440 mg di torba per ogni kg di orzo), con un prodotto finale maturato in botti di rovere americano.
Bowmore ha sapori floreali e di torba medio-forti e invecchia i suoi whisky in botti usate per la maturazione dello sherry (anche nel profilo Instagram di In the Glass trovate una foto del mio Bowmore 12);
Kilchoman utilizza botti usate per la maturazione di bourbon e sherry che danno vita a whisky potenti, torbati e con tracce di alga marina e salsedine.
Nel complesso tutti i whisky sono molto intensi, con lievi sentori di fumo e iodio.
Parlando di età, Lagavulin e Bowmore sono state fondate rispettivamente nel 1742 e nel 1779;
Ardbeg e Laphroaig nel 1815, Caol Ila, Bunnahabhain e Bruichladdich rispettivamente nel 1846, 1880 e 1881; Kilchoman è la più giovane, fondata nel 2005.
Insieme al birdwatching, i whisky, tutti rigorosamente single malt (davvero raramente si producono dei blended) rappresentano una delle più grandi attrazioni turistiche dell'isola, anche in virtù del fatto che ogni turista, esperto o non di whisky, può intrattenersi in tour guidati in ognuna delle distillerie, che proporranno anche assaggi di un campione gratuito di uno dei loro prodotti durante la visita. Che altro aggiungere... se siete appassionati di cultura del whisky o semplicemente se volete saperne di più, l'isola di Islay è proprio quello che fa per voi. Qui in basso, come promesso, le immagini degli ultimi due whisky: Lagavulin (a sinistra) e Ardbeg (a destra).
Tutta la descrizione appena fatta andrebbe bene per un libro di geografia, ma veniamo al punto: sull'isola di Islay sono attualmente attive ben otto distillerie (mappa distillerie a destra) di scotch whisky più una (Port Charlotte) ormai dismessa ma utilizzata per l'invecchiamento in botti di rovere nella ex distilleria di Lochindaal.
Le distillerie attive sono, in ordine alfabetico: Ardbeg, Bowmore, Bruichladdich, Bunnahabhain, Caol Ila, Kilchoman, Lagavulin e Laphroaig
Ognuna delle distillerie sopra citate ha la sua gamma di produzione di whisky famosi e rinomati in tutto il mondo, ognuno con le sue caratteristiche. Eccone alcune in breve:
le distillerie della parte meridionale dell'isola, Laphroaig (a sinistra), Lagavulin e Ardbeg (entrambi in basso a fine articolo) producono dei whisky robusti e fortemente torbati con tracce di alga marina e salsedine (dovuta alla marea Atlantica che arriva sino ai magazzini di invecchiamento);
Caol Ila, nel nord-est dell'isola, ha un forte sapore di torba;
Bunnahabhain invece ha dei sentori floreali e di torba molto più delicati;
Bruichladdich produce whisky dai sapori floreali e non torbati: le uniche eccezioni sono i whisky della serie "Port Charlotte" (così chiamati per differenziarli dai tradizionali Bruichladdich non torbati) che utilizzano orzo fortemente torbato fino al raggiungimento della concentrazione di 440 ppm (440 mg di torba per ogni kg di orzo), con un prodotto finale maturato in botti di rovere americano.
Bowmore ha sapori floreali e di torba medio-forti e invecchia i suoi whisky in botti usate per la maturazione dello sherry (anche nel profilo Instagram di In the Glass trovate una foto del mio Bowmore 12);
Kilchoman utilizza botti usate per la maturazione di bourbon e sherry che danno vita a whisky potenti, torbati e con tracce di alga marina e salsedine.
Nel complesso tutti i whisky sono molto intensi, con lievi sentori di fumo e iodio.
Parlando di età, Lagavulin e Bowmore sono state fondate rispettivamente nel 1742 e nel 1779;
Ardbeg e Laphroaig nel 1815, Caol Ila, Bunnahabhain e Bruichladdich rispettivamente nel 1846, 1880 e 1881; Kilchoman è la più giovane, fondata nel 2005.
Insieme al birdwatching, i whisky, tutti rigorosamente single malt (davvero raramente si producono dei blended) rappresentano una delle più grandi attrazioni turistiche dell'isola, anche in virtù del fatto che ogni turista, esperto o non di whisky, può intrattenersi in tour guidati in ognuna delle distillerie, che proporranno anche assaggi di un campione gratuito di uno dei loro prodotti durante la visita. Che altro aggiungere... se siete appassionati di cultura del whisky o semplicemente se volete saperne di più, l'isola di Islay è proprio quello che fa per voi. Qui in basso, come promesso, le immagini degli ultimi due whisky: Lagavulin (a sinistra) e Ardbeg (a destra).
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