Monaco: freschissima ispirazione da bistrot francese per il 14 luglio
Il Monaco è una preparazione a base di sciroppo di granatina, gassosa e birra leggera. Si tratta di un drink molto famoso nei bistrot francesi, grandemente apprezzato anche in Svizzera, Belgio e nel Principato di Monaco, tutti paesi - per intero o in parte - francofoni; ragion per cui abbiamo deciso di presentarlo oggi, 14 luglio, per celebrare il giorno di festa nazionale in Francia.
Secondo alcune fonti questa ricetta sarebbe una diretta parente dello Snakebite, un mix di birra e sidro popolare in America e nei paesi anglofoni, da cui George Booth avrebbe preso ispirazione per creare il suo Monaco. Il nome, invece, sembrerebbe derivare dai colori della bandiera del Principato di Monaco, rosso e bianco, ritrovabili anche tra le componenti del drink.
Tasting notes.
Difficile inquadrare il Monaco in una finestra ben precisa, se non altro per via delle proporzioni non esattamente definite e per la variabilità degli ingredienti. Quello in foto, che vado a recensire, ha gassosa e birra di tipo Pilsner in rapporto di 1:3, con appena un dito di sciroppo (è possibile optare per un rapporto 1:1 qualora si desideri una bevanda più dolce).
Il Monaco si presenta di un vivissimo color rosso lievemente torbido e una schiuma fine e spessa che assume una delicata tonalità rosata.
Al naso è molto fruttato, si percepisce il dolce dello sciroppo accompagnato da note citriche e maltate.
Al palato è straordinariamente rinfrescante con un frizzante poco invadente (nonostante sia praticamente composto da ingredienti frizzanti) e un aroma di frutti rossi pieno e corposo ma non stucchevole grazie all'equilibrio del limone fornito dalla gassosa. La birra costituisce il vero e proprio corpo del drink, dando una nota amara a bilanciamento delle componenti zuccherine e un gusto di cereali appena smorzato.
Il Monaco fa parte di una famiglia di preparazioni simili che giocano sull'alternanza dei suoi tre ingredienti: famosissimo in tal senso la Panaché, un connubio di birra e gassosa, mentre il Tango è semplicemente formato da birra e granatina (potremmo dire che il Monaco è il giusto compromesso tra i due).
Una nota sugli ingredienti: nelle ricette elaborate in paesi francofoni la gassosa è ritrovabile sotto il nome di limonade. Da informazioni prese successivamente scopro che la limonade francese è esattamente la nostra gassosa (Sprite o 7UP, per dirla in termini commerciali, oppure una più locale, per un siciliano come me, Polara o Tomarchio), mentre la nostra limonata, intesa come bevanda non frizzante a base di succo di limone e zucchero (preferibilmente con o senza acqua), in Francia prende il nome di citronnade.
Per concludere, il Monaco si presta ad un rinfrescante aperitivo a base di frutta secca (in foto pistacchi, anacardi e ceci al forno), magari da consumare durante un caldo pomeriggio o semplicemente da solo come una fresca bevanda da godersi comodamente, perchè no, in giardino o in terrazza.
Vai alla > ricetta.
Secondo alcune fonti questa ricetta sarebbe una diretta parente dello Snakebite, un mix di birra e sidro popolare in America e nei paesi anglofoni, da cui George Booth avrebbe preso ispirazione per creare il suo Monaco. Il nome, invece, sembrerebbe derivare dai colori della bandiera del Principato di Monaco, rosso e bianco, ritrovabili anche tra le componenti del drink.
Tasting notes.
Difficile inquadrare il Monaco in una finestra ben precisa, se non altro per via delle proporzioni non esattamente definite e per la variabilità degli ingredienti. Quello in foto, che vado a recensire, ha gassosa e birra di tipo Pilsner in rapporto di 1:3, con appena un dito di sciroppo (è possibile optare per un rapporto 1:1 qualora si desideri una bevanda più dolce).
Il Monaco si presenta di un vivissimo color rosso lievemente torbido e una schiuma fine e spessa che assume una delicata tonalità rosata.
Al naso è molto fruttato, si percepisce il dolce dello sciroppo accompagnato da note citriche e maltate.
Al palato è straordinariamente rinfrescante con un frizzante poco invadente (nonostante sia praticamente composto da ingredienti frizzanti) e un aroma di frutti rossi pieno e corposo ma non stucchevole grazie all'equilibrio del limone fornito dalla gassosa. La birra costituisce il vero e proprio corpo del drink, dando una nota amara a bilanciamento delle componenti zuccherine e un gusto di cereali appena smorzato.
Il Monaco fa parte di una famiglia di preparazioni simili che giocano sull'alternanza dei suoi tre ingredienti: famosissimo in tal senso la Panaché, un connubio di birra e gassosa, mentre il Tango è semplicemente formato da birra e granatina (potremmo dire che il Monaco è il giusto compromesso tra i due).
Una nota sugli ingredienti: nelle ricette elaborate in paesi francofoni la gassosa è ritrovabile sotto il nome di limonade. Da informazioni prese successivamente scopro che la limonade francese è esattamente la nostra gassosa (Sprite o 7UP, per dirla in termini commerciali, oppure una più locale, per un siciliano come me, Polara o Tomarchio), mentre la nostra limonata, intesa come bevanda non frizzante a base di succo di limone e zucchero (preferibilmente con o senza acqua), in Francia prende il nome di citronnade.
Per concludere, il Monaco si presta ad un rinfrescante aperitivo a base di frutta secca (in foto pistacchi, anacardi e ceci al forno), magari da consumare durante un caldo pomeriggio o semplicemente da solo come una fresca bevanda da godersi comodamente, perchè no, in giardino o in terrazza.
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