Un brindisi in tv: non solo donne
In questo episodio di #unbrindisiintv poniamo la nostra attenzione su alcuni spot che hanno per testimonial degli uomini. In passato ci è capitato di occuparci più volte di pubblicità con testimonial femminili e, per mantenere un minimo di par condicio, gli spot che seguono vedranno come protagonisti tre uomini molto famosi, ognuno nel loro campo d'azione.
Andiamo per ordine cronologico partendo dal 1995: protagonista del primo spot è Raz Degan.
Si tratta di un famosissimo spot del Jägermeister, presentato in un'altra versione del filmato come "l'amaro più bevuto d'Europa". La pubblicità si apre con un primo piano dell'ex modello israeliano che dice: "Non bevevo Jägermeister perché..." per poi proseguire mostrandolo nell'affanno di trovare una risposta a questo suo dubbio mentre va su e giù per quello che ha tutta l'aria di essere il suo camerino. Lo spot si conclude con un'altro primo piano e la rilassata risposta "sono fatti miei". Tutta la scena dura poco più di dieci secondi ed è interamente girata in bianco e nero con un sottofondo di percussioni, tuttavia, pur nella sua semplicità, questo spot è una vera leggenda della televisione italiana, ancora oggi ricordato per il claim "sono fatti miei", una frase che ancora oggi a distanza di 22 anni, rimanda al Jägermeister e alla figura di Raz Degan.
Il secondo spot è del 2001 e mostra come protagonista l'allora giovanissimo 9 volte campione del mondo di motociclismo Valentino Rossi.
Nei primi 2000, il centauro di Tavullia è stato testimonial in alcuni spot della Nastro Azzurro. In quello di cui parliamo oggi, a Vale vengono poste alcune domande veloci in una rapida intervista, dalla quale ci piace fare emergere il concetto di non guidare mai dopo aver assunto dell'alcol e, per i nostri amici amanti delle due ruote, di indossare sempre il casco. La velocissima intervista si conclude con il simpaticissimo campione che, sbucando da dietro il suo casco (per l'occasione carico di birre) imita il sound della sua moto e lo slogan "Nastro Azzurro, il gusto vincente".
Per il terzo spot andiamo su qualcosa di più recente. Nel 2007 Alessandro Gassmann è protagonista di una serie di spot del whisky Glen Grant: in uno di questi l'attore romano si trova ad una festa insieme ad altri amici. Ad un tratto una ragazza lo avvicina, sicura di conoscerlo, parlandogli con accento inglese. Tuttavia la signorina, non ricordando il suo nome prova più volte a richiamarlo alla memoria finché Gassmann non le tende un bicchiere di Glen Grant sorridendo perché nota che la ragazza è vicina al dire il suo nome. Ma nel momento in cui afferra il bicchiere la signorina riconosce l'attore dandogli il nome di Michele (ricalcando un altro vecchio spot Glen Grant in cui un fantomatico Michele si presentava come intenditore di whisky riuscendo persino a riconoscere Glen Grant da bendato, carattere che sarà ripreso nel prossimo spot, che descriveremo più avanti). A questo punto Gassmann, esterrefatto, lascia spazio alla descrizione del whisky, fatta dalla voce fuori campo, per poi concludere con un laconico "Ma chi è questo Michele??". Lo spot, per la regia di Carlo Sigon, si chiude con l'immagine della bottiglia accompagnata da due bicchieri e lo slogan, sempre recitato dalla voce fuori campo, "Glen Grant. Inconfondibile.".
In realtà lo spot appena descritto - seppur secondo nel filmato del link sopra (che raggruppa tutti gli spot della serie) - è il primo per linea cronologica.
Nel secondo spot (che nel filmato appare per primo), infatti, la stessa ragazza, stavolta bendata, gli si avvicina tastandolo (mentre lo fa Gassmann appare rassegnato, lasciando capire che conosce già la signorina, carattere che ci permette di identificare questo spot come secondo in linea temporale) per poi riconoscerlo sempre come Michele. In quest'ultimo spot, stavolta diretto da Luca Lucini, sono presenti anche due simpatici siparietti: nel primo, una ragazza rimprovera una sua amica dicendole "Te l'avevo detto che era famoso!!" subito dopo l'esclamazione "Michele!!", mentre nell'altro, al termine della scena, Gassmann appare tra le due ragazze appena descritte dicendo "Mica scemo Michele!!". Al termine del filmato un breve spezzone in cui Gassmann rimarca con sdegno la voce fuori campo nel momento in cui gli viene nuovamente affibbiato il nome Michele (questo spezzone era solitamente aggiunto al termine di uno dei due per dare un tocco di novità dopo le prime messe in onda degli spot). A fare da colonna sonora - solo nello spot con la ragazza bendata - troviamo il famoso Tuca Tuca di Raffaella Carrà (nell'altro spot sono presenti solo i rumori ambientali).
E con la serie di spot del Glen Grant terminiamo questo episodio di Un brindisi in tv. Rivedete pure tutte le puntate passate accedendo alla lista episodi. Alla prossima (:
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Andiamo per ordine cronologico partendo dal 1995: protagonista del primo spot è Raz Degan.
Si tratta di un famosissimo spot del Jägermeister, presentato in un'altra versione del filmato come "l'amaro più bevuto d'Europa". La pubblicità si apre con un primo piano dell'ex modello israeliano che dice: "Non bevevo Jägermeister perché..." per poi proseguire mostrandolo nell'affanno di trovare una risposta a questo suo dubbio mentre va su e giù per quello che ha tutta l'aria di essere il suo camerino. Lo spot si conclude con un'altro primo piano e la rilassata risposta "sono fatti miei". Tutta la scena dura poco più di dieci secondi ed è interamente girata in bianco e nero con un sottofondo di percussioni, tuttavia, pur nella sua semplicità, questo spot è una vera leggenda della televisione italiana, ancora oggi ricordato per il claim "sono fatti miei", una frase che ancora oggi a distanza di 22 anni, rimanda al Jägermeister e alla figura di Raz Degan.
Il secondo spot è del 2001 e mostra come protagonista l'allora giovanissimo 9 volte campione del mondo di motociclismo Valentino Rossi.
Nei primi 2000, il centauro di Tavullia è stato testimonial in alcuni spot della Nastro Azzurro. In quello di cui parliamo oggi, a Vale vengono poste alcune domande veloci in una rapida intervista, dalla quale ci piace fare emergere il concetto di non guidare mai dopo aver assunto dell'alcol e, per i nostri amici amanti delle due ruote, di indossare sempre il casco. La velocissima intervista si conclude con il simpaticissimo campione che, sbucando da dietro il suo casco (per l'occasione carico di birre) imita il sound della sua moto e lo slogan "Nastro Azzurro, il gusto vincente".
Per il terzo spot andiamo su qualcosa di più recente. Nel 2007 Alessandro Gassmann è protagonista di una serie di spot del whisky Glen Grant: in uno di questi l'attore romano si trova ad una festa insieme ad altri amici. Ad un tratto una ragazza lo avvicina, sicura di conoscerlo, parlandogli con accento inglese. Tuttavia la signorina, non ricordando il suo nome prova più volte a richiamarlo alla memoria finché Gassmann non le tende un bicchiere di Glen Grant sorridendo perché nota che la ragazza è vicina al dire il suo nome. Ma nel momento in cui afferra il bicchiere la signorina riconosce l'attore dandogli il nome di Michele (ricalcando un altro vecchio spot Glen Grant in cui un fantomatico Michele si presentava come intenditore di whisky riuscendo persino a riconoscere Glen Grant da bendato, carattere che sarà ripreso nel prossimo spot, che descriveremo più avanti). A questo punto Gassmann, esterrefatto, lascia spazio alla descrizione del whisky, fatta dalla voce fuori campo, per poi concludere con un laconico "Ma chi è questo Michele??". Lo spot, per la regia di Carlo Sigon, si chiude con l'immagine della bottiglia accompagnata da due bicchieri e lo slogan, sempre recitato dalla voce fuori campo, "Glen Grant. Inconfondibile.".
In realtà lo spot appena descritto - seppur secondo nel filmato del link sopra (che raggruppa tutti gli spot della serie) - è il primo per linea cronologica.
Nel secondo spot (che nel filmato appare per primo), infatti, la stessa ragazza, stavolta bendata, gli si avvicina tastandolo (mentre lo fa Gassmann appare rassegnato, lasciando capire che conosce già la signorina, carattere che ci permette di identificare questo spot come secondo in linea temporale) per poi riconoscerlo sempre come Michele. In quest'ultimo spot, stavolta diretto da Luca Lucini, sono presenti anche due simpatici siparietti: nel primo, una ragazza rimprovera una sua amica dicendole "Te l'avevo detto che era famoso!!" subito dopo l'esclamazione "Michele!!", mentre nell'altro, al termine della scena, Gassmann appare tra le due ragazze appena descritte dicendo "Mica scemo Michele!!". Al termine del filmato un breve spezzone in cui Gassmann rimarca con sdegno la voce fuori campo nel momento in cui gli viene nuovamente affibbiato il nome Michele (questo spezzone era solitamente aggiunto al termine di uno dei due per dare un tocco di novità dopo le prime messe in onda degli spot). A fare da colonna sonora - solo nello spot con la ragazza bendata - troviamo il famoso Tuca Tuca di Raffaella Carrà (nell'altro spot sono presenti solo i rumori ambientali).
E con la serie di spot del Glen Grant terminiamo questo episodio di Un brindisi in tv. Rivedete pure tutte le puntate passate accedendo alla lista episodi. Alla prossima (:
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