Japanese: riscoperta di un drink agli albori della mixologia

Il Japanese è un cocktail a base di cognac e sciroppo di orzata con gocce di Angostura.
Si tratta di un drink dalle origini molto lontane nel tempo: la prima apparizione di una ricetta a questo nome si ha infatti in How to Mix Drinks, il leggendario libro di Jerry Thomas del 1862.
Con ogni probabilità Thomas inventò il drink nel suo bar di Broadway a New York, per servirlo a Tateishi Onojirou Noriyuki, interprete della prima missione diplomatica nipponica negli Stati Uniti: episodio che chiarirebbe con molta esattezza le origini del nome del cocktail.

Passiamo alle tasting notes.
Il drink è stato definito da Marcia Simmons di Serious Eats come un Old Fashioned dal gusto ricco con un tocco di frutta secca, definizione che calza a pennello al nostro Japanese.
Il primo impatto è proprio quello di un drink dalle note dolci e calde: si presenta di un arancione poco intenso e torbido, che non riflette facilmente la luce.
Il profumo è fresco, con note di limone e mandorla e un tocco vinoso.
Al palato è morbido e vellutato, grazie alla consistenza offerta dallo sciroppo. Gli aromi sono inizialmente dolci, con marcati sentori di marzapane e di agrumi; successivamente virano su tonalità vinose, con note di spezie dolci e un retrogusto caratterizzato da un amaro sottile.

Le proporzioni tra gli ingredienti possono variare secondo il gusto personale: qui è mostrata una versione con un rapporto tra cognac e sciroppo di orzata di 5:2, basata sulla ricetta apparsa su Quaff Magazine e originariamente mostrata in Cocktail Now di Julien Escot, mixologist francese vincitore dell'edizione del 2012 del Grand Prix Havana Club, manifestazione-torneo a titolo internazionale promossa a Cuba dal celeberrimo brand di rum caraibico.
Il Japanese è un drink molto valido nell'ambito di un dopo pasto, magari abbinato ad un buon dolce di frutta secca. A tal proposito, a questo drink ho abbinato un croccante di mandorle e pepe rosa, per ricordare le sottili note piccanti e l'intenso aroma di mandorla: un abbinamento raffinato che gioca molto sui toni della frutta secca.

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