Martinez: mille varianti, un solo drink

Il Martinez è un cocktail a base di gin, vermouth rosso, maraschino e gocce di Angostura. Si tratta di un drink dalle origini antiche, da molti definito come un mix di Manhattan e Martini, ma il Martinez ha qualcosa in più da raccontare...

I primi riscontri di questo drink risalgono al 1884, quando, secondo la leggenda più accreditata, Jerry Thomas avrebbe ideato il drink per un cliente diretto verso la città portuale di Martinez, nella contea di Contra Costa, in California. Tuttavia Thomas usò dell'Old Tom gin, una versione più dolce del classico gin, ma la ricetta perfetta è tutt'altro che definita.
La più antica versione di cui si ha traccia scritta sarebbe da ritrovarsi in The Modern Bartender di O. H. Byron (1884) che propose l'utilizzo di jenever (un distillato olandese dal gusto più neutro rispetto al gin) e gocce di orange curaçao.
Successivamente nel Bartenders' Guide di Thomas (1887) si leggerebbe, come detto sopra, dell'utilizzo di Old Tom gin.
Ancora, Robert Vermeire in Cocktails - How to Mix Them (1922) suggerirebbe parti uguali di Old Tom gin e vermouth con gocce di orange bitters e curaçao (o maraschino), aggiungendo che in Inghilterra la ricetta varia con gocce di sciroppo d'arancia e Angostura. Vermeire scrive anche di due ulteriori varianti, il Third Degree e il Fourth Degree, la prima con assenzio e un'oliva, la seconda con assenzio e parti uguali di vermouth dolce e secco.

La versione di cui proporrò le ormai consuete tasting notes è preparata con dry gin e vermouth dolce in rapporto di 2:1 (alcuni bartender sono soliti utilizzare addirittura le stesse proporzioni, ma invertite, tra gin - o Old Tom gin - e vermouth) con 1/3 di maraschino Stock.
Il drink si presenta di un luminoso color ambrato scuro con riflessi dorati. Al naso è ricco di sentori freschi agrumati e speziati. Al palato è moderatamente secco, con le botanicals del gin che cedono il passo alle note vinose e aromatiche del vermouth. Il finale ha un delicato sentore caldo di frutti rossi e spezie, con una lieve nota secca di limone e una più dolce di ciliegia che smorzano il vigore del gin.

Al giorno d'oggi è auspicabile che il Martinez venga preparato in modi diversi e, con ogni probabilità, anche con ingredienti diversi, a seconda della tradizione alla quale ci si sente più vicini e della ricetta che il bar (o il bartender stesso) è solito servire. Nessuna sorpresa, dunque, se il cliente ordina il Martinez nella propria variante preferita, specificando espressamente ingredienti e loro proporzioni: in fin dei conti, proprio come accade per altri cocktail - il Martini, ad esempio - sta tutto nel trovare la propria dimensione preferita.
Per concludere, mille auguri a tutti i lettori, di un felice anno nuovo (:

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