Un brindisi in tv: Campari tra gli anni Ottanta e Duemila

Oggi, per la serie #unbrindisiintv, parliamo di un marchio che da sempre esprime il carattere e la passione italiana nel mondo: Campari. Lo faremo, come sempre, andando a rivedere tre iconici spot viaggiando, stavolta, a ritroso nel tempo.

Il primo filmato di oggi è datato 2001.
I protagonisti sono due abilissimi spadaccini impegnati in un duello senza esclusione di colpi sotto lo sguardo di una donna che si gode il combattimento dai sedili posteriori di una limousine mentre beve Campari.
Il duello va avanti e la donna è sempre più coinvolta dall'azione dei due uomini che si muovono con agilità su un lunghissimo tappeto rosso. Improvvisamente, uno dei due combattenti sferra un colpo all'altro ferendolo al viso e la donna sussulta versando del Bitter dal suo bicchiere. Il vincitore raggiunge la donna ed il finestrino della limousine si alza mostrando un vistoso graffio anche sul viso dell'uomo, proprio come su quello dell'autista, dopodiché l'auto lascia la piazza mentre l'uomo si inginocchia disperato.
Al termine dello spot compaiono il logo Campari e lo slogan Red Passion pronunciato anche dalla voce maschile fuori campo.
A fare da colonna sonora, Dubla, un rutilante brano del compositore britannico Talvin Singh.

La seconda pubblicità è del 1994.
Qui, su un tappeto musicale che ricorda uno scatenato flamenco, una misteriosa donna vestita di nero fa il suo ingresso in una sala tenendo un grande coltello dietro la schiena. Ad un tratto si ferma e si toglie il cappello davanti ad un tavolo lasciando i commensali stupefatti, poi impugna il coltello e lo lascia cadere su un'arancia infilzandola e prendendola in mano per tagliarne una scorzetta da mettere nel bicchiere di Campari dell'uomo al tavolo.
Durante lo spot appaiono a schermo le parole Improvvisa e Passione con un gioco grafico che riprende il logo del brand.
Successivamente lo spot si chiude con l'immagine di bottiglia e bicchieri affiancata allo slogan Mai per caso pronunciato anche da una voce femminile (mentre quella che recita il nome Campari è maschile).

Il terzo spot ci porta al 1985.
Si tratta di un leggendario filmato di Federico Fellini, un grande del cinema che non ha certo bisogno di presentazioni.
La scena si apre col fischio di un treno ed un pittoresco paesaggio montano, poi viene mostrato un uomo sorridente (l'attore Victor Poletti) vestito da gran signore e seduto in carrozza giusto di fronte ad una ragazza moderna (Silvia Dionisio, già nota per essere anche apparsa in Amici Miei di Monicelli) che sfoggia una tenuta interamente in denim. È proprio la ragazza, fin troppo comodamente seduta, a prendere in mano un telecomando e a "cambiare canale" puntandolo fuori dal finestrino come a voler improvvisare uno zapping che porta di volta in volta la vista da deserti e paesaggi lunari ad antiche rovine.
Non trovando nulla di interessante, tuttavia, la ragazza cede scontrosa il telecomando al sempre sorridente signore che sintonizza sulla Piazza del Duomo di Pisa, dove campeggia una luminosa bottiglia di Campari. A questo punto anche la nostra Silvia inizia a sorridere e fa il suo ingresso in carrozza una ragazza che prontamente serve del Bitter ai due viaggiatori che brindano prima a loro stessi e poi a noi osservatori mentre una voce femminile fuori campo recita Campari. Una favola moderna chiudendo lo spot sul sorriso della hostess.
A fare da sottofondo La rumbetta del trenino, brano composto da Nicola Piovani, un altro grande del cinema italiano, autore - tra gli altri - della colonna sonora de La vita è bella.
E siccome due Maestri non sono abbastanza, a curare la scenografia è Dante Ferretti, artista tre volte premio Oscar per le sue collaborazioni con Martin Scorsese e Tim Burton, a portare il conto degli Academy Awards in questo spot addirittura a nove (ai tempi in cui fu girato tuttavia c'erano "soltanto" i quattro di Fellini).

Termina qui anche questo episodio di Un brindisi in tv. Appuntamento al successivo.

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