Egger Bier: come prescritto dalla legge sin dal lontano 1516

La Egger è una birra di tipo lager prodotta in Austria. Purtroppo non è molto conosciuta fuori dai confini della sua terra d'origine, forse anche per via della sua produzione, che avviene in un birrificio privato sin dal 1978. Ciononostante, nel privatbrauerei (appunto "birrificio privato", il secondo più grande dell'Austria, giusto per la cronaca) del distretto di Sankt Pölten denominato Unterradlberg, si spillano più di 800 migliaia di ettolitri di birra all'anno, soltanto il 20% dei quali è destinato all'esportazione (principalmente nell'Est-Europa, in Olanda, in Italia e persino in Cina e in Australia).
Andiamo a tracciare la storia del marchio Egger: il birrificio Egger compare per la prima volta sulle carte catastali nel 1675, ma fu solo nel XIX secolo che la famiglia Egger ne divenne proprietaria. L'intera produzione della Egger si attiene alla Reinheitsgebot (una legge che regolamenta la purezza della birra) risalente addirittura al 1516: tale legge prevede espressamente che non si usi nient'altro che acqua, malto e luppolo per fare la birra, pena l'immediata confisca dei barili prodotti. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti ma la Egger continua a produrre la propria birra seguendo alla lettera quest'antica legge, utilizzando anche luppoli più aromatici provenienti da Hallertau, in Germania.
A dispetto della sua fama, la Egger è stata insignita di numerosi riconoscimenti, tra i quali l'International Golden America Award for Quality e la medaglia d'oro alla Monde Selection (oltretutto il privatbrauerei Egger risulta essere l'unico birrificio austriaco a ricevere questi premi); inoltre è stata nominata per sei anni di seguito (finora, dal momento che la sestina va dal 2011 al 2015) medaglia d'oro come migliore birra dalla DLG (la società dell'agricoltura tedesca).
Ecco i prodotti che offre la Egger:

  • Egger Märzen: storicamente una lager prodotta in autunno, dopo una maturazione nei barili avvenuta dopo lo scioglimento della neve caduta in inverno, oggi presente in ogni periodo dell'anno e disponibile anche alla spina nella versione Premium;
  • Egger Sprizz: a contenuto alcolico inferiore e con un leggero apporto calorico;
  • Egger Zitronen-Radler, Apfel-Radler e Grapefruit-Radler: le radler rispettivamente al limone, alla mela e al pompelmo (quella al limone è disponibile anche alla spina);
  • Egger Zwickl: la versione non filtrata, disponibile solo alla spina;
  • Egger Zisch: la versione analcolica, disponibile anche non filtrata.


Sfortunatamente io ne ho provata una sola (l'unica che ho trovato nei supermercati): la Zitronen-Radler (a sinistra). Devo dire che la prima cosa che sorprende quando la si beve è il gusto equilibrato e il frizzante non troppo predominante, soprattutto la birra e la limonata si sorseggiano insieme (non si sente prima la birra e poi la limonata o viceversa) e lascia in bocca un gradevole retrogusto dolce-amaro.

Ho provato ad abbinarla ad un carpaccio di salmone condito con olio, succo di limone e pepe nero (immagine a destra): penso che la scelta più adeguata sarebbe una weißbier (le classiche birre bianche di frumento, come la Erdinger, la Wieckse Witte e la Hoegaarden) ma tutto sommato il richiamo al limone non la rende inadatta, anzi, è abbastanza gradevole.
In conclusione, non posso che augurare a questa piccola grande realtà del mondo della birra di continuare la sua striscia di successi in ambito internazionale e che sempre più gente ne apprezzi la qualità.

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