Tintoretto: quando l'arte incontra il gusto

Il Tintoretto è un cocktail a base di prosecco e succo di melagrana. Fa parte dei classici prosecco cocktails che alla componente frizzante del vino aggiungono la parte fruttata (si ricordano i forse più celebri Bellini, Rossini e Mimosa).
Questo drink nasce in Veneto negli anni '60 proprio a partire dai già noti Mimosa e Bellini (esistenti da rispettivamente 40 e 20 anni circa). Si tratta di un classico italiano, particolarmente in voga nel nordovest dello stivale, zona oltremodo conosciuta per la cultura del prosecco: nello specifico, il Tintoretto è tipico di Asolo, un borgo di poco più di 9.000 abitanti nel trevigiano.
Proprio come il Bellini e il Rossini, il Tintoretto rende omaggio ad un grande artista della cultura tricolore, vale a dire il celeberrimo pittore rinascimentale veneziano Jacopo Robusti, noto per l'appunto, con lo pseudonimo di Tintoretto.

Si tratta di un drink meno noto rispetto ai suoi sopra citati "fratelli" a base di prosecco per via della minore reperibilità della melagrana: il periodo migliore per poterlo gustare è, infatti, a cavallo tra settembre e ottobre, a maturazione raggiunta: non è raccomandabile utilizzare frutti non ancora maturi per via del consistente tannino presente nei semi che potrebbe avere effetti astringenti. Va inoltre tenuto conto della non eccellente resa della melagrana in fatto di succo.
Il metodo migliore per prepararlo consiste nello sgranare la melagrana per poi spremerne i semi, aggiustando, qualora ce ne fosse bisogno con qualche goccia di sciroppo di granatina.
Per il mio drink, nella foto a fianco, ho utilizzato un succo già pronto imbottigliato 100% frutta e senza zucchero (uno di quelli facilmente reperibili nei negozi di prodotti bio, per intenderci).
Ovviamente va preparato ben fresco in una flute. Il risultato è un drink fresco, fruttato, frizzante e rinfrescante; si lascia bere con una certa facilità (ma ancora una volta è bene ricordare di bere responsabilmente) ed è davvero ideale come aperitivo per via del retrogusto lievemente aspro tipico della melagrana.
Indicato anche a fine pasto come abbinamento a dolci e frutta (le ciliegie sono un buon abbinamento in quanto frutti rossi al pari della melagrana).
Gustatevi dunque questo classico della cultura italiana nel momento che preferite: non ne rimarrete delusi.

Vai alla > ricetta.

Commenti

Post più popolari