Godfather: un'offerta che non puoi rifiutare
Poco si sa sulle sue origini, l'unica cosa sulla quale sembra esserci una discreta certezza è l'origine del suo nome: si narra che fosse il drink preferito di Marlon Brando, il celeberrimo Don Vito Corleone della trilogia de "Il Padrino" di Francis Ford Coppola nata dall'omonimo romanzo di Mario Puzo.
Probabilmente nel nome ci sarebbe anche un fil rouge che lega l'Italia sia a Don Vito Corleone che alla presenza nel drink dell'italianissimo Amaretto Disaronno.
Nel complesso si tratta di un drink molto semplice, cionondimeno è un intramontabile classico della mixologia a livello mondiale (è persino inserito nella lista dei cocktail ufficiali I.B.A.).
Il vigore dello scotch è mitigato dalla gradevole dolcezza dell'amaretto rendendo il drink un connubio davvero efficace sia per i puristi dello scotch che per gli amanti dei sapori meno forti.
Data la sua popolarità sono note alcune interessanti varianti:
- Godmother (in italiano, Madrina): vodka e amaretto
- French Connection: cognac e amaretto
Un'altra versione (che sarebbe più opportuno definire come un'altro modo di preparare lo stesso drink) prevede gli stessi ingredienti ma in proporzioni diverse: il Godfather così come lo propone la stessa I.B.A. ha scotch e amaretto in parti uguali, mentre Disaronno suggerisce l'utilizzo di 5 parti di scotch e 3 di amaretto. Si tratta comunque di un'ottima soluzione, in questo caso interviene in maniera sensibile il gusto di chi lo beve (per quello che vedete nella foto ho deciso di usare la ricetta I.B.A. sebbene io preferisca di gran lunga la versione 5:3 perché lo scotch vien fuori in maniera migliore e meno smorzata).
Per quanto riguarda lo scotch, solitamente (com'è giusto pensare) il Godfather è preparato con un blended: potete tranquillamente utilizzare il vostro preferito (io ho usato il Chivas Regal 12).
Per concludere, dosate gli ingredienti secondo il vostro gusto, tanto ghiaccio per amalgamare bene gli ingredienti e godetevi questo classico senza tempo. Salute!
Vai alla > ricetta.
Commenti
Posta un commento