Espresso Martini: recente ma già un classico
L'Espresso Martini è un all-day drink della famiglia dei Martini a base di vodka, caffè espresso e liquore al caffè. Si tratta di un drink abbastanza recente, dato che ha forse meno di 30 anni, ma talmente tanto apprezzato e attuale che prende sempre più piede la moda dell'Espresso Martini in varianti sempre nuove e accattivanti.
Secondo la leggenda più accreditata questo drink fu creato dal mixologist inglese Dick Bradsell (inventore, tra gli altri, anche del Bramble, il famosissimo drink al liquore di more), che lo servì per la prima volta sul finire degli anni '80 (non si sa esattamente quando) al Fred's Club: la storia vuole che una giovane modella (a dire di Bradsell, ora famosa in tutto il mondo) entrò nel bar chiedendo un drink sconvolgente che la svegliasse; senza esitare Bradsell pensò ad un intelligente mix che comprendesse vodka e caffè. Nacque così il Vodka Espresso, poi chiamato Pharmaceutical Stimulant e adesso noto a tutti come Espresso Martini.
Nella ricetta del drink figura oltre alla vodka, al caffè espresso freddo e al liquore al caffè, anche lo sciroppo di zucchero. Proprio per via della parte zuccherina che può variare secondo il gusto di ognuno, questo drink sembra non avere un'unica e sola ricetta universalmente accettata da tutti. Altrettanto variabile è la gamma di ingredienti che può comprendere dal momento che una piccola modifica dà origine ad un drink tutto nuovo: è possibile aggiungere, ad esempio, del Creme de Cacao, del Frangelico (liquore alle nocciole) o dell'Amaretto, nella stessa maniera in cui è possibile usare vodka alla vaniglia al posto della vodka liscia o ancora, integrare il drink con aromi quali bacca di vaniglia, noce moscata, cacao amaro, cannella e via dicendo...
Quello che vedete in figura è un mio esperimento con vodka liscia e espresso in parti uguali, mezza parte di liquore al caffè, niente sciroppo, solo mezzo cucchiaino di zucchero direttamente nel caffè quando era ancora caldo (non mi piace l'eccesso di zuccheri, ecco perché ho optato per un rapporto diverso di liquore ed espresso; da notare che molte preparazioni prevedono questi due ingredienti in parti uguali). Ho poi decorato il drink con una striscia di amaretti in polvere e una grattata non troppo abbondante di noce moscata e i classici tre chicchi di caffè (il cui utilizzo mette sempre e comunque tutti d'accordo). Come abbinamento ho, ovviamente, optato per tre amaretti.
Il risultato è un cocktail pungente al punto giusto grazie alla vodka con quel velato sentore piccante della noce moscata. Il caffè, ingrediente principe di questa ricetta dà al drink la sua particolare schiuma che conferisce una consistenza setosa e una palatabilità abbastanza liscia e delicata nonostante il vigore di vodka e liquore.
Va ricordato di far freddare il caffè e di shakerare energicamente: è questo il segreto di una buona schiuma e sarebbe un peccato non goderne.
Vi raccomando, se volete sperimentare con qualcuno dei liquori che ho precedentemente citato, di non eccedere con la dose, in quanto, trattandosi di liquori molto dolci, rischierete di ottenere un drink con una forte componente zuccherina o peggio ancora, di "nascondere" il caffè (inutile dire che il drink deve avere il caffè come aroma principale).
Se amate particolarmente questo drink vi consiglio di visitare un account su Instagram: si tratta di espressochronicles, un interessante progetto di una ragazza di Melbourne, che propone una galleria interamente dedicata alla cultura dell'Espresso Martini.
Detto questo, godetevi un buon Espresso Martini nella variante e nelle dosi che più preferite e abbinatelo ai dolci che più vi piacciono per tirare fuori tutto il meglio dal vostro cocktail.
Vai alla > ricetta.
Secondo la leggenda più accreditata questo drink fu creato dal mixologist inglese Dick Bradsell (inventore, tra gli altri, anche del Bramble, il famosissimo drink al liquore di more), che lo servì per la prima volta sul finire degli anni '80 (non si sa esattamente quando) al Fred's Club: la storia vuole che una giovane modella (a dire di Bradsell, ora famosa in tutto il mondo) entrò nel bar chiedendo un drink sconvolgente che la svegliasse; senza esitare Bradsell pensò ad un intelligente mix che comprendesse vodka e caffè. Nacque così il Vodka Espresso, poi chiamato Pharmaceutical Stimulant e adesso noto a tutti come Espresso Martini.
Nella ricetta del drink figura oltre alla vodka, al caffè espresso freddo e al liquore al caffè, anche lo sciroppo di zucchero. Proprio per via della parte zuccherina che può variare secondo il gusto di ognuno, questo drink sembra non avere un'unica e sola ricetta universalmente accettata da tutti. Altrettanto variabile è la gamma di ingredienti che può comprendere dal momento che una piccola modifica dà origine ad un drink tutto nuovo: è possibile aggiungere, ad esempio, del Creme de Cacao, del Frangelico (liquore alle nocciole) o dell'Amaretto, nella stessa maniera in cui è possibile usare vodka alla vaniglia al posto della vodka liscia o ancora, integrare il drink con aromi quali bacca di vaniglia, noce moscata, cacao amaro, cannella e via dicendo...
Quello che vedete in figura è un mio esperimento con vodka liscia e espresso in parti uguali, mezza parte di liquore al caffè, niente sciroppo, solo mezzo cucchiaino di zucchero direttamente nel caffè quando era ancora caldo (non mi piace l'eccesso di zuccheri, ecco perché ho optato per un rapporto diverso di liquore ed espresso; da notare che molte preparazioni prevedono questi due ingredienti in parti uguali). Ho poi decorato il drink con una striscia di amaretti in polvere e una grattata non troppo abbondante di noce moscata e i classici tre chicchi di caffè (il cui utilizzo mette sempre e comunque tutti d'accordo). Come abbinamento ho, ovviamente, optato per tre amaretti.
Il risultato è un cocktail pungente al punto giusto grazie alla vodka con quel velato sentore piccante della noce moscata. Il caffè, ingrediente principe di questa ricetta dà al drink la sua particolare schiuma che conferisce una consistenza setosa e una palatabilità abbastanza liscia e delicata nonostante il vigore di vodka e liquore.
Va ricordato di far freddare il caffè e di shakerare energicamente: è questo il segreto di una buona schiuma e sarebbe un peccato non goderne.
Vi raccomando, se volete sperimentare con qualcuno dei liquori che ho precedentemente citato, di non eccedere con la dose, in quanto, trattandosi di liquori molto dolci, rischierete di ottenere un drink con una forte componente zuccherina o peggio ancora, di "nascondere" il caffè (inutile dire che il drink deve avere il caffè come aroma principale).
Se amate particolarmente questo drink vi consiglio di visitare un account su Instagram: si tratta di espressochronicles, un interessante progetto di una ragazza di Melbourne, che propone una galleria interamente dedicata alla cultura dell'Espresso Martini.
Detto questo, godetevi un buon Espresso Martini nella variante e nelle dosi che più preferite e abbinatelo ai dolci che più vi piacciono per tirare fuori tutto il meglio dal vostro cocktail.
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