Un brindisi in tv: speciale St. Patrick's Day
Oggi, come già saprete si celebra il St. Patrick's Day, la festa più verde dell'anno. Mi sono già occupato di scrivere articoli a tema Irish sia nel 2015 che nel 2016 proponendo le ricette dello shot Irish Flag e del Black Velvet. Quest'anno, cambiando un po' registro (ma comunque celebrando) vi propongo un nuovo episodio della serie #unbrindisiintv, analizzando tre spot dei marchi irlandesi per eccellenza: Baileys, la celeberrima crema di whiskey; Jameson, il whiskey irlandese più famoso del mondo (insieme al Bushmills e a qualche altro marchio) e - ultimo ma non per importanza - la Guinness, la black stuff più amata del pianeta.
Iniziamo con uno spot del Baileys del 2011. La scena si apre mostrando un gruppo di amici al bar che conversano tra loro finché una ragazza del gruppo non riceve una telefonata. A quel punto, chi parlando, chi chattando, sono tutti impegnati al telefono e hanno perso di vista la convivialità della serata (questa pubblicità era già avanti coi tempi!). In un istante uno dei ragazzi fa un cenno all'unica ragazza che non era al telefono e ordina del Baileys per tutti. Proprio adesso parte un'allegra musichetta di fondo che copre i rumori della folla e delle suonerie; tutti lasciano perdere i telefoni (uno dei ragazzi lo stacca semplicemente, una ragazza addirittura lo lascia sul vassoio del cameriere) e sorseggiano insieme del Baileys mentre la voce femminile di fondo recita: "Quella volta che c'eravamo solo noi e il nostro Baileys". La scena si sposta adesso dentro un ascensore di un ufficio nel quale tutti sono intenti a prestare attenzione al telefono: dentro c'è anche la ragazza che aveva avuto l'idea di ordinare del Baileys qualche sera prima e ciò che accade le dà il la per farsi una sana risata e usare finalmente il telefono per una comunicazione importante ("Un Baileys sabato sera?") diretta presumibilmente a qualcuno del gruppo di amici del bar. Proprio ora compare lo slogan "Let's do this again" (recitato anche dalla voce fuori campo) accompagnato dalla bottiglia e quattro bicchieri di Baileys.
Il secondo spot è datato 2015 e pubblicizza il whiskey Jameson, il più classico dei whiskey irlandesi a tripla distillazione. La pubblicità racconta proprio la storia del fondatore John Jameson e del suo motto di famiglia "sine metu" ("senza paura" in latino). "Era il 1780 e ci voleva coraggio per aprire una distilleria e usare la tripla distillazione. Fortunatamente Dublino non lo lasciò solo a creare un whiskey due volte più morbido": così recita lo spot, mostrando il giovane Jameson intento nella ricerca di gente che lo aiutasse a tirar su una distilleria (l'ultima scena mostra appunto la distilleria in attività). Lo spot si chiude con l'immagine della bottiglia insieme al bicchiere e allo slogan "sine metu" tradotto in "vivi senza paura". La versione originale in inglese è più lunga di 30 secondi e mostra John Jameson nella sua futura distilleria mentre aspetta che qualcuno risponda agli annunci che ha precedentemente distribuito in città e il successivo presentarsi di una moltitudine di uomini e donne che si offrono di lavorare nell'entusiasmante progetto delineato dal giovane John. Nell'immagine conclusiva con bottiglia e bicchiere lo slogan "sine metu" è tradotto in "Fear a bit less. Live a bit more". Lo spot, oltre alla voce fuori campo, è accompagnato da una sinfonia di musica classica. La regia è di Adam Hashemi.
Il terzo spot è davvero d'antologia. Si tratta di una pubblicità a cartoni animati della Guinness datata addirittura 1955 (ovviamente in bianco e nero). Lo spot inizia con la scritta "A Guinness poster comes to life" e un altoparlante che grida "Attention, attention!!" annunciando il volo di alcuni oggetti non identificati ad un gruppo di baffuti militari intenti a sorseggiare la stout. All'annuncio tutti corrono fuori ad osservare uno stormo di tucani cadere in picchiata ed entrare nel capannone dal quale sono usciti i soldati per poi venirne fuori tutti con due pinte di Guinness sul becco sotto lo sguardo attonito (anzi, sopra, dal momento che i militari si trovano a terra e i tucani volano) dei soldati con la voce fuori campo che esclama "My goodness!!" (in italiano "accipicchia!!"). La colonna sonora è una vivace marcetta tipica del periodo.
I tucani sono da sempre associati alla Guinness, accompagnati nei numerosi poster da celeberrimi slogan quali "Lovely day for a Guinness" ("Giorno perfetto per una Guinness"). L'idea fu dell'illustratore inglese John Gilroy, il quale, dopo una giornata allo zoo, iniziò ad immaginare delle pinte di Guinness insieme ad alcuni animali esotici. Ancora oggi nei poster affissi nei pub, la Guinness è associata ad un tucano o ad una tartaruga - in quest'ultimo caso spesso con lo slogan "Have a Guinness when you're tired" (in italiano: "Bevi una Guinness quando sei stanco").
In conclusione, se non è questo 17 marzo, St. Patrick's Day, un "Lovely day for a Guinness", allora quando?? Festeggiate pure (responsabilmente, mi raccomando) all'insegna del verde e delle tradizioni irlandesi tenendo a mente le origini di questa ricorrenza (non si tratta solo di un pretesto per bere: San Patrizio è il Santo Patrono della Repubblica d'Irlanda). Appuntamento con Un brindisi in tv alla prossima puntata e buon St. Patrick's Day a tutti voi che leggete (:
< episodio precedente episodio successivo >
Iniziamo con uno spot del Baileys del 2011. La scena si apre mostrando un gruppo di amici al bar che conversano tra loro finché una ragazza del gruppo non riceve una telefonata. A quel punto, chi parlando, chi chattando, sono tutti impegnati al telefono e hanno perso di vista la convivialità della serata (questa pubblicità era già avanti coi tempi!). In un istante uno dei ragazzi fa un cenno all'unica ragazza che non era al telefono e ordina del Baileys per tutti. Proprio adesso parte un'allegra musichetta di fondo che copre i rumori della folla e delle suonerie; tutti lasciano perdere i telefoni (uno dei ragazzi lo stacca semplicemente, una ragazza addirittura lo lascia sul vassoio del cameriere) e sorseggiano insieme del Baileys mentre la voce femminile di fondo recita: "Quella volta che c'eravamo solo noi e il nostro Baileys". La scena si sposta adesso dentro un ascensore di un ufficio nel quale tutti sono intenti a prestare attenzione al telefono: dentro c'è anche la ragazza che aveva avuto l'idea di ordinare del Baileys qualche sera prima e ciò che accade le dà il la per farsi una sana risata e usare finalmente il telefono per una comunicazione importante ("Un Baileys sabato sera?") diretta presumibilmente a qualcuno del gruppo di amici del bar. Proprio ora compare lo slogan "Let's do this again" (recitato anche dalla voce fuori campo) accompagnato dalla bottiglia e quattro bicchieri di Baileys.
Il secondo spot è datato 2015 e pubblicizza il whiskey Jameson, il più classico dei whiskey irlandesi a tripla distillazione. La pubblicità racconta proprio la storia del fondatore John Jameson e del suo motto di famiglia "sine metu" ("senza paura" in latino). "Era il 1780 e ci voleva coraggio per aprire una distilleria e usare la tripla distillazione. Fortunatamente Dublino non lo lasciò solo a creare un whiskey due volte più morbido": così recita lo spot, mostrando il giovane Jameson intento nella ricerca di gente che lo aiutasse a tirar su una distilleria (l'ultima scena mostra appunto la distilleria in attività). Lo spot si chiude con l'immagine della bottiglia insieme al bicchiere e allo slogan "sine metu" tradotto in "vivi senza paura". La versione originale in inglese è più lunga di 30 secondi e mostra John Jameson nella sua futura distilleria mentre aspetta che qualcuno risponda agli annunci che ha precedentemente distribuito in città e il successivo presentarsi di una moltitudine di uomini e donne che si offrono di lavorare nell'entusiasmante progetto delineato dal giovane John. Nell'immagine conclusiva con bottiglia e bicchiere lo slogan "sine metu" è tradotto in "Fear a bit less. Live a bit more". Lo spot, oltre alla voce fuori campo, è accompagnato da una sinfonia di musica classica. La regia è di Adam Hashemi.
Il terzo spot è davvero d'antologia. Si tratta di una pubblicità a cartoni animati della Guinness datata addirittura 1955 (ovviamente in bianco e nero). Lo spot inizia con la scritta "A Guinness poster comes to life" e un altoparlante che grida "Attention, attention!!" annunciando il volo di alcuni oggetti non identificati ad un gruppo di baffuti militari intenti a sorseggiare la stout. All'annuncio tutti corrono fuori ad osservare uno stormo di tucani cadere in picchiata ed entrare nel capannone dal quale sono usciti i soldati per poi venirne fuori tutti con due pinte di Guinness sul becco sotto lo sguardo attonito (anzi, sopra, dal momento che i militari si trovano a terra e i tucani volano) dei soldati con la voce fuori campo che esclama "My goodness!!" (in italiano "accipicchia!!"). La colonna sonora è una vivace marcetta tipica del periodo.
I tucani sono da sempre associati alla Guinness, accompagnati nei numerosi poster da celeberrimi slogan quali "Lovely day for a Guinness" ("Giorno perfetto per una Guinness"). L'idea fu dell'illustratore inglese John Gilroy, il quale, dopo una giornata allo zoo, iniziò ad immaginare delle pinte di Guinness insieme ad alcuni animali esotici. Ancora oggi nei poster affissi nei pub, la Guinness è associata ad un tucano o ad una tartaruga - in quest'ultimo caso spesso con lo slogan "Have a Guinness when you're tired" (in italiano: "Bevi una Guinness quando sei stanco").
In conclusione, se non è questo 17 marzo, St. Patrick's Day, un "Lovely day for a Guinness", allora quando?? Festeggiate pure (responsabilmente, mi raccomando) all'insegna del verde e delle tradizioni irlandesi tenendo a mente le origini di questa ricorrenza (non si tratta solo di un pretesto per bere: San Patrizio è il Santo Patrono della Repubblica d'Irlanda). Appuntamento con Un brindisi in tv alla prossima puntata e buon St. Patrick's Day a tutti voi che leggete (:
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