Dreaming of Warmer Days: una piacevole scoperta

Il Dreaming of Warmer Days (in italiano: Sognando giorni più caldi) è un cocktail pubblicato appena due settimane fa sull'account Instagram di Amaro Montenegro USA. In realtà a questo cocktail non era dato un nome, ma rifacendomi alla didascalia del post in questione, ho idealmente usato il nome Dreaming of Warmer Days per presentarlo qui su In the Glass. Inoltre, come mi auguro avrete modo di notare, il suo gusto rimanda davvero col pensiero al periodo estivo e alle lunghe giornate.
Si tratta di un drink a base di, ovviamente, Amaro Montenegro, succo di limone, sciroppo di orzata e confettura di albicocche con gocce di bitters al pompelmo.
Con ogni probabilità il merito di questo cocktail è da dare a William Perbellini, mixologist del Waldorf Astoria di Las Vegas, citato nella foto pubblicata da @amaromonte alla voce credits.


Diamo, come di consueto, un paio di tasting notes, tenendo presente che invece del grapefruit bitters della preparazione originale ho usato l'Angostura, decisamente più comune e reperibile, specialmente per gli home bartenders.
Il Dreaming of Warmer Days si presenta di un arancione vivo e intenso, che quasi non riflette la luce (per via della presenza di ingredienti densi quali orzata e confettura che ne smorzano la lucentezza).
Il profumo è dolce e fruttato, con sentori agrumati e lievemente speziati, a tratti legnosi.
Al palato si presenta straordinariamente equilibrato e prevedibilmente poco alcolico, con l'asciutto del limone che bilancia alla perfezione le numerose componenti zuccherine coinvolte nella preparazione, facendo in modo che il risultato finale consista in un gradevole dolce-amaro, pieno di erbe mediterranee e note fruttate (tra le quali spicca - giustamente - l'albicocca), con un sentore vagamente zuccherino di mandorla dolce e spezie sul finale.

Per le sue caratteristiche, questo cocktail si inserisce a pieno titolo nella categoria degli All Day Cocktails, quei drink che sono adatti da consumare in ogni ora del giorno per via della loro versatilità. Nel ricettario del nostro sito l'ho annoverato, tuttavia, nella categoria After-dinner, in quanto, anche se dotato di un basso tenore alcolico, è pur sempre a base di amaro e ha una dolcezza pienamente apprezzabile nel dopo cena. Mi sento, altresì, di consigliarlo anche nell'ambito di un classico brunch, per accompagnare pietanze dalla tendenza non particolarmente salata.

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