Underberg: piccolo formato ma grande gusto
Underberg è un amaro d'erbe tedesco prodotto nella città di Rheinberg (nel land della Renania Settentrionale-Vestfalia). Si tratta di un prodotto sempre più amato e apprezzato in tutto il mondo e unico nel suo genere per un paio di ragioni, prima tra tutte il suo formato: Underberg esiste infatti solo in bottigliette da 20 ml.
La ricetta, comprendente erbe provenienti da 43 paesi di diversi continenti, è mantenuta segreta dalla famiglia Underberg dal 1846. In quell'anno il fondatore Hubert Underberg-Albrecht diede inizio a questa leggenda di oltre 170 anni (considerando però una pausa di 10 anni tra il 1939 e il 1949 dovuta all'irreperibilità delle materie prime a causa del secondo conflitto mondiale).
Il processo di distillazione è definito semper idem (sempre lo stesso) proprio per via del suo mantenersi uguale all'originale di quasi due secoli fa: la produzione prevede anche un periodo di invecchiamento di alcuni mesi in botti di rovere della Slovenia ed è tutt'oggi curato dalla quarta e quinta generazione degli Underberg.
In questa ricetta figurano - oltre ad estratti di erbe - solo acqua e alcool. Nessuna traccia di zuccheri, additivi o OGM. Tutti gli ingredienti sono accuratamente selezionati e controllati con rigide analisi di laboratorio: il liquore che ne risulta è senza glutine e pertanto dichiarato conforme alle normative della Società Celiaca della Germania e certificato kosher dall'Unione Ortodossa.
La bottiglietta nasce da un'idea del nipote di Hubert, Emil, che dopo la Seconda Guerra Mondiale ne curò il design con particolare attenzione alla capacità: il formato di 20 ml è infatti definito come il giusto quantitativo di Underberg da assumere dopo un buon pranzo come efficace digestivo per via delle singolari proprietà aromatiche e calmanti delle erbe (Underberg è inoltre fonte di vitamina B1). La sua particolarità sta nell'essere completamente avvolta in un involucro di carta paglia con l'etichetta attaccata solo all'esterno dello stesso: soluzione perfetta per mantenere integro il prodotto senza che la luce ne intacchi le caratteristiche organolettiche.
Passiamo alle nostre consuete tasting notes.
Il colore è un ambrato brillante con sfumature sui toni del mogano.
Al naso presenta un pungente aroma che dà quasi l'idea di una passeggiata nel bosco, pieno di odori speziati di erbe e una nota di legno dolce.
Al palato è inizialmente zuccherino, con un lieve sentore di vaniglia e poi subito speziato e complesso, con svariati aromi di erbe che lasciano il posto ad un amaro profondo e a tratti pungente. Il retrogusto è molto persistente ed è caratterizzato da una freschissima nota di liquirizia.
La gradazione alcolica è del 44%, piuttosto vigorosa ma mai sovrabbondante: il pungente delle erbe è il vero protagonista di questi 20 ml.
La leggenda di Underberg è talmente forte che ha tantissimi risvolti in tutto il mondo.
In Brasile esiste il Brasilberg, una sorta di controparte verde-oro dell'amaro tedesco, prodotto con erbe amazzoniche e del mondo intero e presente - diversamente dalla sua controparte teutonica - anche in grandi formati (famoso quello da 920 ml).
La band metal svedese Amon Amarth è amica della Underberg tanto che i suoi componenti ne sono ambasciatori; inoltre sono soliti suonare in chiave metal il jingle di Underberg durante i propri concerti.
Sul sito ufficale (purtroppo non disponibile in italiano) sono presenti i vecchi spot, il famosissimo jingle e persino un vasto ricettario.
Per concludere, anche se il prodotto nasce per il consumo in purezza, non c'è da fare mistero sul fatto che esistono sempre più cocktail con Underberg come ingrediente. Alcuni sono presentati con l'intera bottiglietta incastonata sottosopra sul bicchiere, come spesso capita con le miniature. C'è da dire che per via del suo formato è piuttosto complicato usare più di 20 ml di Underberg in un cocktail: a tal proposito in Brasile si è più comodi usare il Brasilberg come valido alleato dei bartender locali, i quali stanno dando vita ad una scena mixologica davvero interessante.
La ricetta, comprendente erbe provenienti da 43 paesi di diversi continenti, è mantenuta segreta dalla famiglia Underberg dal 1846. In quell'anno il fondatore Hubert Underberg-Albrecht diede inizio a questa leggenda di oltre 170 anni (considerando però una pausa di 10 anni tra il 1939 e il 1949 dovuta all'irreperibilità delle materie prime a causa del secondo conflitto mondiale).
Il processo di distillazione è definito semper idem (sempre lo stesso) proprio per via del suo mantenersi uguale all'originale di quasi due secoli fa: la produzione prevede anche un periodo di invecchiamento di alcuni mesi in botti di rovere della Slovenia ed è tutt'oggi curato dalla quarta e quinta generazione degli Underberg.
In questa ricetta figurano - oltre ad estratti di erbe - solo acqua e alcool. Nessuna traccia di zuccheri, additivi o OGM. Tutti gli ingredienti sono accuratamente selezionati e controllati con rigide analisi di laboratorio: il liquore che ne risulta è senza glutine e pertanto dichiarato conforme alle normative della Società Celiaca della Germania e certificato kosher dall'Unione Ortodossa.
La bottiglietta nasce da un'idea del nipote di Hubert, Emil, che dopo la Seconda Guerra Mondiale ne curò il design con particolare attenzione alla capacità: il formato di 20 ml è infatti definito come il giusto quantitativo di Underberg da assumere dopo un buon pranzo come efficace digestivo per via delle singolari proprietà aromatiche e calmanti delle erbe (Underberg è inoltre fonte di vitamina B1). La sua particolarità sta nell'essere completamente avvolta in un involucro di carta paglia con l'etichetta attaccata solo all'esterno dello stesso: soluzione perfetta per mantenere integro il prodotto senza che la luce ne intacchi le caratteristiche organolettiche.
Passiamo alle nostre consuete tasting notes.
Il colore è un ambrato brillante con sfumature sui toni del mogano.
Al naso presenta un pungente aroma che dà quasi l'idea di una passeggiata nel bosco, pieno di odori speziati di erbe e una nota di legno dolce.
Al palato è inizialmente zuccherino, con un lieve sentore di vaniglia e poi subito speziato e complesso, con svariati aromi di erbe che lasciano il posto ad un amaro profondo e a tratti pungente. Il retrogusto è molto persistente ed è caratterizzato da una freschissima nota di liquirizia.
La gradazione alcolica è del 44%, piuttosto vigorosa ma mai sovrabbondante: il pungente delle erbe è il vero protagonista di questi 20 ml.
La leggenda di Underberg è talmente forte che ha tantissimi risvolti in tutto il mondo.
In Brasile esiste il Brasilberg, una sorta di controparte verde-oro dell'amaro tedesco, prodotto con erbe amazzoniche e del mondo intero e presente - diversamente dalla sua controparte teutonica - anche in grandi formati (famoso quello da 920 ml).
La band metal svedese Amon Amarth è amica della Underberg tanto che i suoi componenti ne sono ambasciatori; inoltre sono soliti suonare in chiave metal il jingle di Underberg durante i propri concerti.
Sul sito ufficale (purtroppo non disponibile in italiano) sono presenti i vecchi spot, il famosissimo jingle e persino un vasto ricettario.
Ma una delle cose più intriganti su Underberg è il suo programma fedeltà. Raccogliendo i tappi delle bottigliette è infatti possibile richiedere dei premi marchiati Underberg: ne esistono di tutti i tipi, dalle targhe ai tessili (tra cui magliette, grembiuli e la famosa cintura in pelle che fa da "cartucciera" con posto per 12 bottigliette), dalle stoviglie alle cartoline vintage. Figurano persino un segnapunti per il bowling e il famosissimo calice a collo alto ideato da Hubert (dal "prezzo" di 96 tappini) disponibile anche nella versione con incisione personalizzata.
Per concludere, anche se il prodotto nasce per il consumo in purezza, non c'è da fare mistero sul fatto che esistono sempre più cocktail con Underberg come ingrediente. Alcuni sono presentati con l'intera bottiglietta incastonata sottosopra sul bicchiere, come spesso capita con le miniature. C'è da dire che per via del suo formato è piuttosto complicato usare più di 20 ml di Underberg in un cocktail: a tal proposito in Brasile si è più comodi usare il Brasilberg come valido alleato dei bartender locali, i quali stanno dando vita ad una scena mixologica davvero interessante.
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