Vodka Martini: nel segno di Bond, James Bond

Il Vodka Martini, detto anche Vodkatini o Kangaroo, è un cocktail a base di vodka e vermouth dry. Si tratta di uno dei più celebri ed efficaci mix dell'intera storia del bere miscelato: forse non a caso la tradizione del Vodka Martini è legata a doppio filo con l'agente segreto più famoso del mondo, James Bond.

La sua storia è comprensibilmente legata a quella del forse ancor più celebre Dry Martini preparato con gin, ma non c'è da stupirsi se questo cocktail è divenuto una grande icona di stile proprio per merito di James Bond, prima ancora che dei ricettari. Tuttavia i puristi del Martini storceranno il naso al solo sentire 007 ordinare "Vodka Martini: agitato, non mescolato" per tutta una serie di ragioni (il vero Martini è fatto con gin, il Martini non si agita ma si mescola...); basti pensare che c'è persino chi ha spezzato una lancia in favore dell'agente segreto ritenendo che lo ordinasse agitato per ottenere una maggior diluzione ed abbassare il tenore alcolico del drink quel tanto che basta per essere lucido al punto giusto da conversare con le bond girl e affrontare i nemici.

Le tasting notes a cui si fa riferimento sono relative proprio alla variante agitata, preparata con proporzione vodka : vermouth di 8:2 e guarnita con scorza di limone (non con olive).
Il drink si presenta limpidamente cristallino, con sottili riflessi verdi e blu e intriganti profumi agrumati e note speziate al naso.
Al palato è complesso ed articolato: spiccano gli aromi del vermouth (qui ognuno si affida al suo marchio preferito) con erbe officinali quali timo e salvia e spezie tra cui il pepe nero. Successivamente si aggiunge il profondo e quasi aggressivo kick alcolico della vodka che lascia in bocca un gusto secco e deciso ma con un piacevole sottofondo citrico e floreale.

Proprio le proporzioni e la garnish fanno del Vodka Martini (anzi, di qualunque Martini) una scelta personale e un momento speciale. Si va dalla proporzione suggerita da IBA per il Dry Martini di 6:1 al classico in and out (con il vermouth che tocca appena il ghiaccio); dagli amanti del Wet Martini che arrivano persino a proporzioni di 1:1 alle vecchie codifiche IBA, che specificavano 8/10 di vodka e 2/10 di vermouth. Parlando di garnish, invece, c'è chi adora un twist di limone, chi preferisce una o tre olive (sempre dispari, sebbene sia registrato un caso di un amante del Martini con due olive), a volte condite con peperoncini o formaggio erborinato e chi ancora opta per le varianti Dirty, Gibson o lo preferisce con due gocce di Orange Bitters.

E per tornare a parlare dell'agente al servizio segreto di Sua Maestà, impossibile non citare il Vesper: tre parti di Gordon's, una di vodka, mezza di Kina Lillet. Insomma, un autentico must have della mixologia, da dedicare tutto al compianto Sean Connery scomparso proprio un mese fa, il primo e più iconico ad aver impersonato James Bond - senza voler togliere nulla agli altri cinque della saga - nonché proprio il primo ad aver ordinato il Vodka Martini agitato e non mescolato in Goldfinger, il terzo film della serie del 1964.
Cheers to you, Mr. Bond.

Vai alla > ricetta.

Commenti

Post più popolari