Stout: profondo nero

Le stout sono birre scure ad alta fermentazione prodotte da malto e orzo tostati, tipiche dell'Inghilterra e soprattutto dell'Irlanda.
Direttamente derivanti dalle porter, birre particolarmente in voga nel XIX secolo fra gli scaricatori di porto inglesi, le stout si caratterizzano per una gradazione alcolica minore rispetto alle classiche porter, e per un colore nettamente scuro, per via dell'alta fermentazione e della tostatura molto marcata.
Verso la fine del XIX si diffuse il luogo comune secondo il quale le stout e le porter fossero bibite che apportavano benefici alla salute si diffuse a dismisura, al punto di essere comunemente consumate da donne in stato di allattamento e atleti; era anche consuetudine offrire una Guinness ai donatori di sangue in Irlanda per far rientrare i valori del ferro.
In esse è molto inteso il sapore amaro, mentre appare moderato l'aroma del luppolo, spesso in secondo piano rispetto a note di cacao o caffè.
Le stout si dividono in differenti categorie:
Dry stout: molto scure e con marcate note di caffè, caratterizzate dal classico sapore secco e asciutto e dalla schiuma in testa, marchio di fabbrica di tutte le stout di questa tipologia
(famose sono la Guinness, la Murphy's e la Beamish, tutte di produzione irlandese);
Sweet stout: sapore tostato e più dolce rispetto alle dry, fra esse si distinguono le Milk stout, contenenti lattosio al fine di aumentarne la dolcezza, poiché il lattosio è un elemento non fermentescibile;
Oatmeal stout: di dolcezza intermedia per via dell'utilizzo della farina di frumento (generalmente non più del 30%), sono via via sempre più rare;
Imperial stout: prodotte nel birrificio londinese di Thrale per poter essere esportata alla corta dello zar di Russia, presentano una gradazione prossima al 10%, per poter resistere ai climi freddi e rinvigorire chi le beveva nei lunghi viaggi, e un colore molto scuro, tipicamente nero opaco;
Chocolate stout: caratteristico è il loro sapore di cioccolato, portato dall'utilizzo di malti più scuri e aromatici, e talvolta anche da vero cioccolato, ebbe discreto successo la ØL, una stout danese molto forte con ingredienti provenienti da quattro continenti diversi;
Coffee stout: dal tipico sapore amaro del caffè, portato dalla tostatura dei malti scuri o direttamente dal caffè, hanno gradazione variabile dai 4 agli 8 gradi e talvolta, affinché non risultino eccessivamente secche, viene aggiunto latte con zucchero generando le "Coffee cream stout";
Oyster stout: molto in voga nelle taverne e nei pub del XIX secolo, presentano l'aggiunta di ostriche alla birra. soppiantate poi dalle pale ale nel XX secolo, vista la sempre maggiore carenza di ostriche.
Molte di queste tipologie sono sempre più rare e molte altre sono praticamente sconosciute fuori dal Regno Unito e dall'Irlanda. Molte versioni commerciali sono però disponibili in tutto il mondo, anche se sedersi su uno sgabello di un Irish Pub e degustarle appena spillate è decisamente tutta un'altra cosa.

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