Mimosa: per augurare un buon 8 Marzo
Il mimosa è un cocktail a base di prosecco e succo d'arancia.
Il drink è una delle classiche varianti del Bellini, e nel suo nome ricorda il fiore simbolo dell'8 marzo, festa internazionale della donna.
Come il già citato Bellini e il Rossini, fa parte, insieme al Tintoretto, al Puccini e al Tiziano di una categoria particolare del mondo della mixologia che annovera al suo interno tutti i drink a base di prosecco e frutta.
Secondo la leggenda fu inventato da Frank Meier nel 1925 all'Hôtel Ritz di Parigi.
La preparazione del mimosa non potrebbe essere più facile: si mescolano lentamente insieme prosecco e succo d'arancia ben freddi in parti uguali in una flute, oppure, aggiungendo il succo d'arancia dopo il prosecco, i due ingredienti si mescoleranno quasi automaticamente tra loro per via della diversa densità dei due fluidi. A piacere si può aggiungere un pizzico di zucchero bianco o un po' di liquore all'arancia (Cointreau o Grand Marnier) per accentuarne il sapore agrumato. Come decorazione basta avere un po' di fantasia con le scorzette o con gli spicchi d'arancia; io ho deciso di usare una piccola mimosa per celebrare simbolicamente l'8 marzo con questo iconico drink.
Un discorso a parte va fatto per il Buck's fizz: questo cocktail fu inventato nel 1921 da Mr. McGarry, barista del Buck's Club di Londra. Come il mimosa, il Buck's fizz è a base di prosecco e succo d'arancia ma il rapporto tra i due ingredienti e di 1:2 (una parte di prosecco, due parti di succo d'arancia).
Sebbene il Buck's fizz esista da più tempo, la variante più famosa è senza dubbio il mimosa, il quale è anche l'unico tra i due ad essere incluso nella lista dei drink ufficiali dell'IBA (International Bartenders Association).
Il mimosa è largamente utilizzato in cerimonie di ogni tipo, prime fra tutte i ricevimenti di nozze, ed è ormai diventato una costante nei brunch domenicali dei paesi anglosassoni, ma si presta alla perfezione anche e soprattutto come pre-dinner.
In conclusione non mi resta che rivolgere a tutte le lettrici di In the Glass l'augurio di un sereno 8 marzo e di una felice Giornata della Donna (:
Vai alla > ricetta.
Il drink è una delle classiche varianti del Bellini, e nel suo nome ricorda il fiore simbolo dell'8 marzo, festa internazionale della donna.
Come il già citato Bellini e il Rossini, fa parte, insieme al Tintoretto, al Puccini e al Tiziano di una categoria particolare del mondo della mixologia che annovera al suo interno tutti i drink a base di prosecco e frutta.
Secondo la leggenda fu inventato da Frank Meier nel 1925 all'Hôtel Ritz di Parigi.
La preparazione del mimosa non potrebbe essere più facile: si mescolano lentamente insieme prosecco e succo d'arancia ben freddi in parti uguali in una flute, oppure, aggiungendo il succo d'arancia dopo il prosecco, i due ingredienti si mescoleranno quasi automaticamente tra loro per via della diversa densità dei due fluidi. A piacere si può aggiungere un pizzico di zucchero bianco o un po' di liquore all'arancia (Cointreau o Grand Marnier) per accentuarne il sapore agrumato. Come decorazione basta avere un po' di fantasia con le scorzette o con gli spicchi d'arancia; io ho deciso di usare una piccola mimosa per celebrare simbolicamente l'8 marzo con questo iconico drink.
Un discorso a parte va fatto per il Buck's fizz: questo cocktail fu inventato nel 1921 da Mr. McGarry, barista del Buck's Club di Londra. Come il mimosa, il Buck's fizz è a base di prosecco e succo d'arancia ma il rapporto tra i due ingredienti e di 1:2 (una parte di prosecco, due parti di succo d'arancia).
Sebbene il Buck's fizz esista da più tempo, la variante più famosa è senza dubbio il mimosa, il quale è anche l'unico tra i due ad essere incluso nella lista dei drink ufficiali dell'IBA (International Bartenders Association).
Il mimosa è largamente utilizzato in cerimonie di ogni tipo, prime fra tutte i ricevimenti di nozze, ed è ormai diventato una costante nei brunch domenicali dei paesi anglosassoni, ma si presta alla perfezione anche e soprattutto come pre-dinner.
In conclusione non mi resta che rivolgere a tutte le lettrici di In the Glass l'augurio di un sereno 8 marzo e di una felice Giornata della Donna (:
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