Sherry Wine Sangaree: twist Siciliano su una ricetta d'epoca

Lo Sherry Wine Sangaree è un cocktail a base di Sherry e zucchero, da servire con noce moscata. Oggi ne proponiamo un'interessante variante con un altro vino liquoroso, il celeberrimo Marsala siciliano (proprio come abbiamo fatto mesi fa per l'Oloroso Spritz).

Prima un po'di contesto: i Sangaree sono una famiglia di cocktail preparati aggiungendo zucchero, frutta e noce moscata ad una base di vino liquoroso o distillato (Porto, Sherry, gin, brandy...). Se ne trovano referenze in How to Mix Drinks (1862): qui Jerry Thomas cita ben sei cocktail nella famiglia dei Sangaree. Successivamente, nel 1888, il Maestro dell'ospitalità Harry Johnson riporta lo Sherry Sangaree (insieme ad altri Sangaree, ovviamente) nel suo Bartenders' Manual modificando leggermente la ricetta proposta da Thomas 26 anni prima.
Noi ci ispireremo proprio a quest'ultima ricetta, proponendo un Sicilianissimo riff a base di Marsala preparato secondo le direttive di Johnson.

Tasting notes: il cocktail si presenta di un color mogano profondo e intenso, dalle sfumature rubino.
I profumi sono dolci e vinosi, con sentori di limone ed erbe di macchia.
Al palato è morbido e aromatico, con note di caramello e spezie (pepe nero, cannella...). Il finale possiede una vellutata nota vinosa accompagnata dal lieve aroma pungente della noce moscata e dalla sottile freschezza del limone.

Ovviamente molto dipende dalla base di partenza: io ho usato un Marsala Fine, quindi con un invecchiamento minimo di un anno; un prodotto che in Sicilia è comunemente consumato nel dopo pasto, in abbinamento ai dolci del territorio.
Per l'occasione ho optato per un abbinamento tutto isolano con un savoiardo sardo, i classici pistoccus. Si tratta di un biscotto morbido e delicato, ideale non solo per il celebre tiramisù, in cui emerge tutto il sapore e l'aroma delle uova, da sempre protagoniste di un binomio perfetto con il Marsala (accostamento valido anche nell'ambito di un elegante aperitivo).

In conclusione, si tratterà anche di una preparazione "vecchia" di oltre 130 anni ma riscoprire questi classici della mixologia ha sempre una componente di fascino che va oltre la vera e propria anima retrò del drink: è un po' come immergersi in una tradizione e in una cultura che oggi facciamo difficoltà a rivivere.

Vai alla > ricetta.

Commenti

Post più popolari