Salty Dog: qualcosa di buono con soli due ingredienti (e mezzo)
Il Salty Dog è un long drink a base di vodka e succo di pompelmo. Si tratta di un cocktail che fa parte, seppur a suo modo, della storia della mixologia, vediamo perché...
Il Salty Dog differisce dal Greyhound solo per la presenza di una crusta di sale sull'orlo del bicchiere, proprio questa la novità che negli anni '50 diede inizio alla storia di questo drink. Dal canto suo, il Greyhound appare per la prima volta nel Savoy Cocktail Book negli anni '30, probabilmente per mano del famoso Harry Craddock, il quale però usava prepararlo con gin (notoriamente più usato della vodka in Inghilterra, patria di Craddock).
Secondo gli storici, Craddock creò il Greyhound negli anni '20 (sembra che all'epoca i pompelmi fossero molto diffusi) appena prima di iniziare a lavorare negli Stati Uniti; successivamente si trasferì nuovamente in Inghilterra (proprio al Savoy di Londra) quando in America entrò in vigore il Proibizionismo.
Tuttavia, anni dopo, George Jessel, rese più famosa la variante con vodka aggiungendo un orlo di sale sul bicchiere per rendere più palatabile il sapore agro del pompelmo. Fu proprio quest'ultima versione a figurare nelle codifiche IBA del 1987 e del 2004 (con qualche sottile differenza tra le due).
Oggigiorno non fa più parte dei cocktail IBA ma la versione con vodka resta sempre quella maggiormente apprezzata, sebbene ci siano ancora molti puristi dell'originale con gin.
Secondo gli storici, Craddock creò il Greyhound negli anni '20 (sembra che all'epoca i pompelmi fossero molto diffusi) appena prima di iniziare a lavorare negli Stati Uniti; successivamente si trasferì nuovamente in Inghilterra (proprio al Savoy di Londra) quando in America entrò in vigore il Proibizionismo.
Tuttavia, anni dopo, George Jessel, rese più famosa la variante con vodka aggiungendo un orlo di sale sul bicchiere per rendere più palatabile il sapore agro del pompelmo. Fu proprio quest'ultima versione a figurare nelle codifiche IBA del 1987 e del 2004 (con qualche sottile differenza tra le due).
Oggigiorno non fa più parte dei cocktail IBA ma la versione con vodka resta sempre quella maggiormente apprezzata, sebbene ci siano ancora molti puristi dell'originale con gin.
Tasting notes.
Se fatto con il classico pompelmo giallo, il Salty Dog appare di un colore avorio torbido, come in foto (molto apprezzato è anche l'utilizzo di pompelmo rosa, che conferisce al drink una tonalità più vivace e se vogliamo, più invitante).
Il profumo è secco e agrumato, a tratti piccante.
Al palato l'amaro del pompelmo trova finalmente un equilibrio: spicca inizialmente la nota salata, poi ammorbidita dalla frutta e accompagnata dal vigore alcolico della vodka. Solo con il secondo sorso si arriva ad una pregevole uniformità di sapori che rende questo cocktail morbido (nonostante i sapori forti delle componenti) e piacevolmente dissetante.
Decisamente consigliato agli amanti degli agrumi e banalmente, a chiunque si ritrovi dei pompelmi - o anche uno solo - in casa e abbia in mente qualcosa di più elaborato di un semplice succo zuccherato.
Il periodo che tutti attraversiamo, a volte, ci porta a trovare soluzioni semplici per concederci qualcosa di buono: scommetto che molti avranno improvvisato dei veloci aperitivi da quarantena accompagnati da cocktail semplici come questo, che anche nella sua semplicità, ha alle spalle una leggenda affascinante. Inoltre è davvero adatto nell'accostamento con una vasta gamma di finger-food.
Adesso, però, è il momento di far ripartire le economie dei nostri locali preferiti tornando a godere, in comodità ma soprattutto in sicurezza, delle emozioni che ci hanno sempre offerto.
Vai alla > ricetta.
Se fatto con il classico pompelmo giallo, il Salty Dog appare di un colore avorio torbido, come in foto (molto apprezzato è anche l'utilizzo di pompelmo rosa, che conferisce al drink una tonalità più vivace e se vogliamo, più invitante).
Il profumo è secco e agrumato, a tratti piccante.
Al palato l'amaro del pompelmo trova finalmente un equilibrio: spicca inizialmente la nota salata, poi ammorbidita dalla frutta e accompagnata dal vigore alcolico della vodka. Solo con il secondo sorso si arriva ad una pregevole uniformità di sapori che rende questo cocktail morbido (nonostante i sapori forti delle componenti) e piacevolmente dissetante.
Decisamente consigliato agli amanti degli agrumi e banalmente, a chiunque si ritrovi dei pompelmi - o anche uno solo - in casa e abbia in mente qualcosa di più elaborato di un semplice succo zuccherato.
Il periodo che tutti attraversiamo, a volte, ci porta a trovare soluzioni semplici per concederci qualcosa di buono: scommetto che molti avranno improvvisato dei veloci aperitivi da quarantena accompagnati da cocktail semplici come questo, che anche nella sua semplicità, ha alle spalle una leggenda affascinante. Inoltre è davvero adatto nell'accostamento con una vasta gamma di finger-food.
Adesso, però, è il momento di far ripartire le economie dei nostri locali preferiti tornando a godere, in comodità ma soprattutto in sicurezza, delle emozioni che ci hanno sempre offerto.
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