Sambuca con la mosca: dopopasto italiano sulla scia della Dolce Vita

La sambuca con la mosca è un cocktail (?) a base di sambuca e chicchi di caffè. Più che di un cocktail si tratta più semplicemente di una preparazione o, se preferite, di un metodo di consumo; tuttavia troviamo necessario dedicarle un articolo per via della sua valenza storica e del suo essere parte dell'immaginario collettivo quando si parla di tradizione e cultura liquoristica italiana.

La leggenda vuole che la sambuca con la mosca nasca durante le riprese de La Dolce Vita, il capolavoro di Federico Fellini, vincitore della Palma d'Oro al Festival di Cannes e dell'Oscar ai migliori costumi arrivato al suo sessantesimo compleanno.
Secondo gli storici fu proprio Marcello Mastroianni, in un bar di via Veneto, a lasciar cadere un chicco di caffè nel bicchierino di sambuca di uno dei suoi compagni di tavolo, esclamando poi, in tono di scherzo "c'è una mosca!!".
Senza dubbio un retroscena esilarante legato ad un film che da sempre è simbolo del vivere all'italiana nonché trendsetter. Basti pensare che proprio da questa pellicola derivano espressioni ormai di uso quotidiano quali Paparazzo (nel film proprio il fotoreporter collega di Marcello) e dolcevita (il maglione a collo alto, sebbene non compaia in nessuna scena del film).

Tornando alla nostra sambuca con la mosca, per quanto riguarda le tasting notes, ben poco possiamo dire...
Conosciamo la sambuca come liquore a base di olii essenziali di anice stellato caratterizzato da eccezionali capacita digestive, e sappiamo che l'abbinamento con il caffè (celeberrima la pratica di "correggere" il caffè con della sambuca) è praticamente nato insieme al liquore stesso.
Nella fattispecie, i chicchi di caffè, se masticati bevendo la sambuca, forniscono un aroma caldo e tostato che smorza il carattere zuccherino e il sentore erbaceo della sambuca, abbinandosi al tempo stesso con le freschissime note di anice.

Oltre che uno scherzo da Dolce Vita, la sambuca con la mosca è anche uno dei cult della tradizione del dopopasto all'italiana, molto apprezzato anche in altri momenti della giornata grazie al sapore molto persistente che resta in bocca per molto tempo.
Nel mio personale modo di gustare la sambuca con la mosca, ci sono anche dei croccanti biscotti all'anice. Quelli in foto sono i cosiddetti biscotti a esse del biscottificio Arena, un'eccellenza siciliana - catanese per l'esattezza - che dal 1880 riprende l'antica ricetta di un'anziana monaca della città etnea.
In Sicilia, tra biscotti e zammù a base di Anice Tutone, amiamo molto questo sapore; ragion per cui trovo l'abbinamento davvero indicato per gli amanti dei sapori erbacei e molto aromatici.

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