Ottobre: mese della birra
Sulla scia dell'Oktoberfest di Monaco di Baviera, la più grande manifestazione all'anno dedicata alla tradizione brassicola bavarese conclusasi da appena una settimana, qui su In the Glass questo ottobre celebriamo la birra in alcune delle sue declinazioni.
Decisamente un classico, nulla da dire sulla qualità di una delle più famose birre italiane. Come ogni Lager ha la sua rispettabile versatilità, e permettetemi di dire che per ogni Italiano che si rispetti, almeno una volta nella vita è doveroso godersi una buona birra in accompagnamento ad un esempio della leggendaria tradizione tricolore nello street food (non tutto può essere elegante e raffinato: lo street food è espressione di uno stile semplice che va dritto al sodo e che ben poco ha da invidiare alle prelibatezze dall'alta cucina, basti pensare a quanto sia fonte di ispirazione per molti chef, primo tra tutti Filippo La Mantia, celeberrimo estimatore del pani ca meusa, esempio di street food palermitano).
Quello dello street food è un campo molto apprezzato in tutta Italia: ogni regione ha la sua (o le sue) specialità da gustare on the road, nate come cucina del riciclo (famose le ricette che prevedono l'uso di interiora come il sopra citato pani ca meusa o il lampredotto della tradizione toscana) o semplicemente arrivate a noi come tradizione di una cucina povera che è sempre bene scoprire e riscoprire (basti pensare al pane e panelle, vero principe dello street food siciliano).
Io ho abbinato la mia Peroni ad una pizza fritta con ripieno di salsa di pomodoro, prosciutto cotto e ricotta: l'amaro moderato della birra smorza le note dolci del ripieno e gli aromi spiccati di cereali sono l'ideale per contrastare la frittura, con il frizzante equilibrato che sgrassa alla perfezione il palato.
(alc. 5.9%).
Questa birra è davvero uno dei fiori all'occhiello della vasta gamma della Poretti (è praticamente impossibile trovarne una superiore alle altre). Si tratta di una IPA (Indian Pale Ale) dai sentori floreali e agrumati. In questa birra il luppolo dominante è il Cascade, una varietà tipica degli Stati Uniti ed usata da svariati decenni nella produzione delle locali APA (American Pale Ale). La sua caratteristica principale è data dagli aromi di agrumi (nella fattispecie di pompelmo) che donano a questa birra un tocco davvero unico. Fa da complemento un'intrigante nota amara che la rende perfetta in abbinamento a salumi dolci e formaggi erborinati. Io l'ho abbinata a grissini con prosciutto crudo, pecorino Siciliano e pistacchi dolci, per un aperitivo davvero gustoso e raffinato.
(alc. 5.0%).
Si tratta di una birra prodotta dal Birrificio Salento, una vera e propria perla nel cuore, appunto, del Salento, a Leverano, in provincia di Lecce.
Questa interessante realtà utilizza ingredienti di primissima qualità:
l'acqua proviene dal lago di Pietra del Pertusillo (in Basilicata, a 500 m s.l.m.);
l'orzo è frutto del lavoro del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali dell'Università del Salento, che ha individuato due cultivar salentine, la concerto e la odissey, che il birrificio elabora secondo gli andamenti climatici della regione;
i luppoli e le spezie sono italiani al 100% e trasmettono al prodotto tutti i sentori erbacei e selvaggi tipici della macchia mediterranea.
La Agricola è una Lager dalla schiuma compatta e ben persistente, il luppolo dominante è l'Hallertau, tipico della Baviera, che conferisce a questa birra un amaro ben bilanciato. In essa spiccano i profumi maltati e un vero tripudio di spezie che ben accompagnano il carattere dei cereali e l'aromaticità di questa bionda.
Concludiamo qui quest'articolo, con l'augurio di scoprire ancora tante nuove realtà, che si tratti di birra o di altre prelibatezze.
2019 >
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