Michelada: molto più di una birra
La michelada o cerveza preparada è una tipica bevanda messicana a base di birra, succo di lime, spezie e salse varie, servita in un bicchiere orlato di sale.
In Messico è utilizzata anche come rimedio alla sbornia (anche se è lecito dubitare di come assumere altro alcol sia considerabile una cura, e in ogni caso è vivamente consigliato un utilizzo moderato e responsabile di ogni bevanda alcolica).
Esistono due leggende su come il nome "michelada" abbia avuto origine.
Una sostiene che un certo Michel Esper fosse solito ordinare una birra con lime, sale e ghiaccio servita in una coppa chiamata "chabela" nel Club Deportivo Potosino, un club dello sport dello stato di San Luis Potosi. Da quel momento ci si riferì alla bevanda proprio con il nome di michelada (abbreviazione di Michel's lemonade).
L'altra leggenda sostiene che il nome provenga dall'unione delle parole "mi chela helada" (la mia birra gelata), pronunciate spesso da chiunque volesse ordinare una birra ghiacciata.
Col passare degli anni alla ricetta della classica michelada vennero aggiunte salse, quali salsa piccante (solitamente Tabasco), salsa Worcestershire, succo di pomodoro o clamato (un succo di pomodoro aromatizzato con spezie e brodo di molluschi) e spezie varie (la più comune delle quali è il peperoncino in polvere), è difficile però stilare una ricetta vera e propria, in quanto i vari locali in Messico ne propongono diverse versioni, a seconda anche della zona geografica; a Città del Messico, ad esempio, la più famosa michelada è a base di birra, succo di lime, salsa piccante e sale.
La birra da usare è una lager messicana, come la Corona Extra ma vanno bene anche altre birre con poca schiuma (quasi una prerogativa delle birre messicane), giacché l'aggiunta di sale alla ricetta provvederà da sé alla formazione di schiuma.
A piacere si può aggiungere della tequila alla ricetta, o usare direttamente birre aromatizzate alla tequila, come la Desperados.
Recentemente, negli Stati Uniti, è anche possibile trovare delle micheladas già pronte in bottiglia.
Non esistendo una ricetta ben definita, io ho preparato due micheladas, una a base di Corona Extra e una con birra aromatizzata alla tequila (nella foto quella preparata con la Corona è di colore più chiaro mentre la birra alla tequila risulta più scura), entrambe hanno inoltre il succo di mezzo limone e qualche goccia di Tabasco. Il sale è solo sul bordo dei bicchieri (e non nella birra), che sono stati precedentemente inumiditi con succo di limone per garantirne il fissaggio.
Se vi trovate anche solo di passaggio in Messico, potete provare ad ordinare la michelada, magari specificando le vostre preferenze, oppure potete improvvisare una vostra personale ricetta sperimentando con gli ingredienti che avete nella dispensa o con quelli che riuscite a reperire più facilmente, il risultato è garantito (ricordate però di non esagerare con il Tabasco o rischierete un eccessivo pizzicore alla gola che vi eviterà di godervi gli altri sapori).
Vai alla > ricetta.
In Messico è utilizzata anche come rimedio alla sbornia (anche se è lecito dubitare di come assumere altro alcol sia considerabile una cura, e in ogni caso è vivamente consigliato un utilizzo moderato e responsabile di ogni bevanda alcolica).
Esistono due leggende su come il nome "michelada" abbia avuto origine.
Una sostiene che un certo Michel Esper fosse solito ordinare una birra con lime, sale e ghiaccio servita in una coppa chiamata "chabela" nel Club Deportivo Potosino, un club dello sport dello stato di San Luis Potosi. Da quel momento ci si riferì alla bevanda proprio con il nome di michelada (abbreviazione di Michel's lemonade).
Col passare degli anni alla ricetta della classica michelada vennero aggiunte salse, quali salsa piccante (solitamente Tabasco), salsa Worcestershire, succo di pomodoro o clamato (un succo di pomodoro aromatizzato con spezie e brodo di molluschi) e spezie varie (la più comune delle quali è il peperoncino in polvere), è difficile però stilare una ricetta vera e propria, in quanto i vari locali in Messico ne propongono diverse versioni, a seconda anche della zona geografica; a Città del Messico, ad esempio, la più famosa michelada è a base di birra, succo di lime, salsa piccante e sale.
La birra da usare è una lager messicana, come la Corona Extra ma vanno bene anche altre birre con poca schiuma (quasi una prerogativa delle birre messicane), giacché l'aggiunta di sale alla ricetta provvederà da sé alla formazione di schiuma.
A piacere si può aggiungere della tequila alla ricetta, o usare direttamente birre aromatizzate alla tequila, come la Desperados.
Recentemente, negli Stati Uniti, è anche possibile trovare delle micheladas già pronte in bottiglia.
Non esistendo una ricetta ben definita, io ho preparato due micheladas, una a base di Corona Extra e una con birra aromatizzata alla tequila (nella foto quella preparata con la Corona è di colore più chiaro mentre la birra alla tequila risulta più scura), entrambe hanno inoltre il succo di mezzo limone e qualche goccia di Tabasco. Il sale è solo sul bordo dei bicchieri (e non nella birra), che sono stati precedentemente inumiditi con succo di limone per garantirne il fissaggio.
Se vi trovate anche solo di passaggio in Messico, potete provare ad ordinare la michelada, magari specificando le vostre preferenze, oppure potete improvvisare una vostra personale ricetta sperimentando con gli ingredienti che avete nella dispensa o con quelli che riuscite a reperire più facilmente, il risultato è garantito (ricordate però di non esagerare con il Tabasco o rischierete un eccessivo pizzicore alla gola che vi eviterà di godervi gli altri sapori).
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