Un brindisi in tv: liquori italiani negli spot degli anni '70

Oggi, per la serie #unbrindisiintv, ci concentriamo su tre spot di altrettanti marchi della cultura del bere italiana che, a loro modo, hanno fatto la storia della nostra tradizione e del nostro stile di vita.
Siamo sul finire degli anni '70 (tutti gli spot sono datati 1979) e in tv si celebravano grandi liquori.

Il primo spot è di uno dei nostri più famosi amari, il Rabarbaro Zucca.
Nella pubblicità, viene sollevata l'etichetta da una bottiglia di Zucca mentre la voce maschile fuori campo recita "scopri anche tu Rabarbaro Zucca". L'etichetta svela le immagini di una donna che raggomitolando un immaginario filo di Arianna percorre strade, librerie, bar e i corridoi di un supermercato fino a trovare l'altra estremità del filo legata ad una bottiglia di Zucca su uno scaffale. Lungo il percorso la donna raccoglie le opinioni di tanti estimatori soddisfatti dalla qualità dell'amaro. Poi nuovamente la voce fuori campo declama le virtù digestive del vero rabarbaro cinese e dell'antico segreto di produzione che rende poco alcolico l'amaro (appena 16% di gradazione) mentre a schermo compaiono i suggerimenti di consumo (con seltz, liscio, o caldo). Per ultimo lo slogan "il tuo rabarbaro da sempre" mentre una ragazza vestita di rosso dai tratti orientali (per rimarcare l'origine cinese della materia prima) forma inginocchiandosi la grande Zeta di Zucca.

Il secondo spot è del Vov, il celebre liquore d'uovo a base di marsala stravecchio in bottiglia di vetro bianco.
Nella pubblicità una donna commenta l'indimenticabile locandina del Vov con il pulcino cameriere prima di porre l'attenzione sulla bontà delle materie prime del prodotto e sul caratteristico nome palindromo. La donna mostra poi una bottiglia di Vov in frigo, suggerendo il consumo da freddo e come guarnizione per il gelato e concludendo la scena con il viso accanto alla bottiglia mentre sorridendo dice "in casa mia non manca mai una bottiglia di Vov". Fa da tappeto musicale (più facile da ascoltare in apertura e durante gli stacchi) un simpatico motivo di ottoni.

Il terzo spot è dell'Amaro Ramazzotti, un brand di cui abbiamo già parlato sia in un episodio di Un brindisi in tv che per presentare un'interessante novità di qualche mese fa.
Testimonial d'eccezione per questa pubblicità è un'altro meneghino DOC (proprio come il Ramazzotti), Johnny Dorelli, cantautore, conduttore e attore di grandi successi radiofonici, televisivi e cinematografici italiani.
Nello spot Dorelli, insieme ad alcuni amici, si gode un Ramazzotti a fine cena prima di uscire per proseguire la serata fuori casa. Qui, lo stesso Dorelli "abbatte la quarta parete" rivolgendosi al pubblico a casa invitando tutti a divertirsi godendo dell'atmosfera della città. In macchina, mentre scorrono le immagini di un'insegna luminosa di Amaro Ramazzotti e sulle note di un coro che ci ricorda la celeberrima Strangers in the night di Frank Sinatra, Dorelli ci confida che il segreto di Ramazzotti è tutto nelle erbe. Poi la vettura scorre via e la voce maschile fuori campo recita "dopo cena, Amaro Ramazzotti" sull'immagine di bottiglia e slogan a schermo affiancati dall'insegna luminosa.

Finisce qui anche questo episodio di Un brindisi in tv. Appuntamento al prossimo viaggio nelle pubblicità dei marchi del beverage più famosi della tradizione italiana e non.

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